Per valutare il grado di allenamento aerobico a cui è sottoposto un individuo durante la lezione di aerobica ci serviamo di un unico parametro: il battito cardiaco.
La frequenza delle pulsazioni cardiache a riposo di un individuo varia dai 65 ai 75 battiti al minuto a seconda del sesso; solitamente la donna ha un valore più alto, con l'avanzare degli anni la frequenza cardiaca aumenta.

Trovata la pulsazione si contano i battiti cardiaci per 10 secondi, poi questo valore si moltiplica per 6 ottenendo così i battiti al minuto.
Fin qui sembra tutto elementare, ma vi assicuro che non è così. Ho fatto questa premessa perché troppo spesso le persone fanno allenamenti stancanti, perché probabilmente credono di ottenere risultati migliori, ma per avere il fenomeno "dimagrimento " è sufficiente lavorare ad una frequenza cardiaca compresa tra il 65% e il 75%.
I valori sono ricavati da una semplice formula che è stata applicata dal Dott. Kenneth Cooper.
Il punto di partenza è di 220 battiti per minuto (i famosi b.p.m.) che corrisponde alla soglia massima raggiungibile dalle pulsazioni cardiache di un soggetto sano; quindi viene sottratto a questo valore l'età del soggetto esaminato, ottenendo così la frequenza cardiaca massima (f.c.m.) del soggetto stesso.
Da questo valore ottenuto si calcola il 65% che starà ad indicare la soglia dei battiti cardiaci in cui un soggetto principiante deve iniziare il lavoro aerobico. Calcolando il 75% si otterrà la soglia limite del lavoro aerobico delineando così i margini di allenamento.
Esempio: soggetto di 30 anni
220 - 30 = 190 (f.c.m. del soggetto)Consiglio vivamente per soggetti allenati di non superare il 75% della propria frequenza cardiaca, per un principiante cominciare dal 60%, per poi aumentare gradualmente.
60% di 190 = 114 b.p.m. (soglia di inizio)
80% di 190 = 152 b.p.m. (soglia limite)
Usate il cardiofrequenzimetro quindi... non vorrete far scoppiare il vostro cuore inutilmente
:-)
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