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Quando gli attacchi di fame improvvisa, rischiano di mandare all’aria una dieta rigorosa….
Francesca Spanò Chiunque, almeno una volta nella vita, ha scelto o è stato costretto a mettersi a dieta e, quindi, sa quanto è difficile mantenersi fermi sui propositi di non abbuffarsi di tutto quello che si trova nel frigorifero. Ma è pur vero che, per un attimo di debolezza, non è il caso di mandare all’aria mesi di sforzi e allora bisogna imparare a resistere. I mini attacchi di panico, di solito, sono forme compensative di stati d’animo particolari; infatti, chi si sente triste o ha un problema, quasi sempre, si rifugia nel cibo. La natura psicologica di queste tentazioni non deve, comunque, invitare a cedere e a iniziare a mangiare di tutto. Quando si comincia a mangiare di meno, le intenzioni sono buone e i primi giorni tutto fila liscio, il problema è dopo, quando il corpo è già indebolito dalle nuove abitudini alimentari. Spesso gli attacchi di fame, si possono combattere ad armi pari, con i rimedi naturali, che si trovano facilmente in farmacia o nelle erboristerie specializzate, senza svuotare necessariamente il portafoglio per comprarli. Bastano poche gocce o granuli, a seconda del tipo di trattamento scelto e la fame sparisce o, almeno, non arriva così improvvisa e potente. Prima di fare un acquisto del genere, però, è necessario stabilire se la fame è reale, o se si tratta invece, di un appetito dettato solo dal fatto di essere consapevoli di non potere mangiare quando si vuole. Sembra strano a dirsi, ma esistono tanti tipi di fame: c’è quella di coccole, ad esempio, o quella bulimica o ancora, quella vorace e quella nervosa. Quando si soffre di frustrazioni di natura affettiva, i fiori di Bach appaiono come il rimedio più indicato. Questi ultimi, infatti, agiscono sulle emozioni e le modificano in senso positivo. Un esperto potrà aiutare chi ne ha bisogno a scegliere quello giusto o, in alternativa, a creare un mix capace di risolvere il disturbo. La fame bulimica, invece, si verifica quando si viene assaliti da un languorino irresistibile e ci si abbuffa, fino a scoppiare, iniziando poi a sentirsi in colpa per l’errore commesso. In questo caso, si consiglia un rimedio omeopatico, come l’anacardium orientalis alla 30 CH. Bastano cinque granuli sotto la lingua prima dei pasti e il gioco è fatto. Anche per la fame nervosa, viene in aiuto l’omeopatia con l’ignatia amara alla 9 CH; così anche chi mangia senza appetito, tanto per fare qualcosa, imparerà a dedicarsi ad altro. I fiori di Bach, sono altrettanto utili e, in questo caso, si può scegliere il noto Agrimony. La fame vorace, costringe, chi ne soffre, a mangiare tutto al volo, come se si trattasse del semplice assaggino casuale. In questo caso però, non si manifesta alcun pentimento ed ecco perché è considerata molto diversa da quella bulimica. Il rimedio omeopatico giusto per tale problema, è l’antimonium crudum alla 30 CH. Basta metterne due o tre granuli sotto la lingua al mattino appena svegli, per tre settimane. Successivamente, l’operazione andrà ripetuta solo una volta a settimana. Per qualunque altro tipo di fame, infine, è consigliabile assumere 5 compresse di glucomannano. Si tratta di una proteina che nello stomaco si gonfia e sazia, inducendo il soggetto ad evitare altro cibo. | ||
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Sono Toni. Lotto ogni giorno per migliorare e per non ingrassare. Faccio meditazione. Cerco di vivere la vita pienamente con sobrietà e virtuosismo. Non bevo, non fumo, non mi drogo, ho pochi vizi. Mi ritengo un salutista. Non mangio carne, dolci, salumi. Mangio pochi latticini e nessun formaggio. Sono alto 174 cm. Dovrei pesare 76,7 kg per essere normopeso.
domenica 2 febbraio 2014
Antimonium crudum omeopatia per la fame guarire dalla fame nervosa
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salve ,potrei avere una tua email ? vorrei sapere se questa terapia omeopatica è davvero valida .grzie
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